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I Panorama Kino Theatre sono stati da noi per qualche notte in occasione del Mirabilia 2024. Che spettacolo la permanenza di questo gruppo di artisti presso la Casa dell'Angelo provenienti da mezza Europa: ognuno con un accento particolare, ognuno con il proprio profilo umano ben marcato e definito. La piccola Vera, 7 anni, a regnato su tutti per la propria curiosità e grazia.
"2 sessioni al giorno presso piazza Galimberti. Vieni a vederci"? mi dice l'amico catalano con il suo spirito quieto e gentile. Erano settimane che attendevo questo momento... come rinunciare a questo invito?!? Sbrigo la solita routine giornaliera e via, si vola a Cuneo.
Giungo a Cuneo mentre lo spettacolo sta iniziando. Jessica, una degli amici artisti, mi corre incontro e con un sorriso mi offre il biglietto. Ho giusto il tempo per orientarmi un attimo ed eccomi in fila. Lo spettacolo inizia ancora prima dell'inizio. Thom, che avevo conosciuto come persona abbastanza austera, ha lasciato il posto a Thom l'etereo ammagliatore. Parla in inglese aiutandosi con un improbabile megafono ed ingaggia una piccola gag con Paola che fa capire immediatamente lo stile pacato e curiosissimo dello spettacolo. La potenza pervasiva del teatro, a mio avviso, nasce in primo luogo nello spazio in cui avvengono le trasformazioni come quelle di Thom: è quasi come se la mia percezione della corporeità dell'pre-attore lasciasse posto all'azione delle spirito dell'attore stesso che si materializza in Thom in un nuovo io. E' pura magia.
Lo spettacolo è fantastico e fa sentire come uno dei protagonisti di: "Sei personaggi in cerca d'autore" di pirandelliana memoria. Gli spettatori paganti (solo virtualmente) si accomodano all'interno di una struttura, una piccola stanza, che ricorda tantissimo un cinema. Questa struttura è posta su una struttura metallica che le permette di ruotare su se stessa. Una delle pareti, quella di fronte a noi, è una grande finestra che mostra Piazza Galimberti e le persone che per qualche istante la abitano. La stanza inizia a ruota donando la sensazione che la piazza stessa sia in movimento. "Ok", mi dico, "il protagonista del "film" che stiamo guardando è la piazza". Ma poi, ad un certo punto, stranamente, la gente inizia a guardarci divertita e curiosa e mi dico: "i protagonisti siamo noi"!
Al secondo giro "la gente" porta un cappello a forma di cono e sorride, applaude, balla e si esibisce in piccole gang. Siamo tornati ad essere spettatori! E così via per una decina di minuti.
Bellissimo! Una certa mutazione, come quella di Thom avviene anche per noi: il mio io è costretto a mutare continuamente ponendosi prima come agente osservante e subito dopo come protagonista. E la domanda sorge spontanea: "chi sono io in questo momento e chi voglio essere nella vita"? E' una questione di percezione della realtà che ci determina e la scelta di dove porsi (spettatore o attore) è una questione che dipende solo dalla nostra volontà e e dalla percezione di noi stessi.